Project Description
Herschel
Worldwide retail format
2016
Herschel gallery
Interpretare un brand e declinarne i valori e i contenuti in uno spazio significa espanderne le caratteristiche inespresse e individuare i codici di linguaggio distintivi che ne rappresentano lo stile, per trasferirli in un ambiente che li comunichi. I caratteri di essenzialità di Herschel sono già evidenti nel prodotto, nel visual, nei dettagli e nei materiali, nelle forme, nei volumi e nelle tonalità cromatiche primarie e neutre.
Il progetto prevedeva l’inserimento parziale di alcuni elementi di arredo già in dotazione presso Herschel e utilizzati in prevalenza in corner e negozi standard, tavolini e pannelli attrezzati a riquadri polimaterici con ganci e ripiani.
Questi arredi sono stati integrati in un concept più innovativo e articolato che genera un sistema di esposizione evoluto in sintonia col design degli elementi esistenti.
Un flagship implica una dimensione espressiva più ampia che prevede una visione allargata del prodotto e delle modalità con cui si presenta in un habitat univoco e caratterizzante.
L’idea base consiste in un atteggiamento stilistico no-design e minimale, con l’individuazione di una ritmica espositiva lungo le pareti laterali che permetta di identificare una segmentazione del merchandising più scenografica e che comprenda anche gli arredi esistenti in un dialogo coerente per materiali e design.
Ho cercato di scolpire un volume neutro, senza disegnare arredi, allo scopo di privilegiare al massimo la visibilità del prodotto.
Lo spazio in Corso di Porta Ticinese a Milano si presta a trasformarsi in una galleria espositiva ideale, 130 metri quadrati in un layout stretto e lungo che piega verso sinistra e in fondo rivela una parete con uno stage rialzato dedicato ad accogliere la community Herschel in un’area di lettura ed eventi.
L’involucro spaziale è interamente rivestito in una speciale resina ad effetto cemento che rende un effetto cromatico satinato, omogeneo e mono-materico su pareti e pavimenti, il tutto in un non-colore per eccellenza, il grigio madreperla, che consente l’inserimento del prodotto in tutti i suoi cromatismi senza interferire e rendendolo protagonista.
Ho diviso le pareti esistenti in nicchie i cui fondali sono illuminati da una sorgente led nascosta che evidenzia la matericità delle superfici, alternate a grandi cornici scenografiche in legno, introducendo quindi un nuovo sistema espositivo a raster di parallelepipedi aggregati, una filigrana a matrice wireframe in ferro in grado di sostenere ed appendere i prodotti in modo discreto e random.
Nicchie e cornici, il tutto in un housing architettonico estremamente razionale, costruito con materiali autentici e acromatici, una tavolozza composta di cemento, legno, ferro illuminati in modo teatrale.
La luce è fatta di segni semplici, disegna le ombre degli elementi in ferro sulle pareti come pattern decorativi.
Un sistema che genera geometrie fatte di linee e di luce.
In queste singole realtà espositive il prodotto acquista un’identità più evidente, come quadri in un’esposizione, all’interno di ogni singola nicchia o cornice si evidenzia l’unicità di uno stile e la sua declinazione nelle varietà di abbinamenti di prodotto e collezione.
Herschel è avventura, viaggio, stile, libertà.
Il sistema si rivela uno strumento versatile che consente di raccontare una storia e sceneggiarla in ogni singola cellula espositiva, tematizzata anche con l’inserimento di un visual di comunicazione che identifica un Total look diversificato in ogni area espositiva.