Project Description
Moorer Tokyo
Worldwide retail format
2018
LO SPAZIO PREZIOSO
L’esperienza di toccare e indossare un capo Moorer è stata essenziale per comprenderne i valori, all’esterno presenta un rigore essenziale e sobrio, discreto, formale ed elegantissimo.
Al suo interno rivela un mondo inatteso di dettagli raffinati, ricchezze e preziosità che raccontano una storia unica.
Lo spazio Moorer accoglie e rappresenta queste due anime.
Ho immaginato un contenitore fatto di luce dorata, di materia preziosa e naturale al contempo in cui trasferire i cromatismi Moorer, il marrone scuro e l’oro antico, in avatar materici del brand.
Hi tech/Hi touch. Tecnologia e naturalità insieme per una nuova qualità visiva e tattile dello spazio Moorer.
Un oggetto raro in una teca di cristallo.
Contenere un capo prezioso è un impegno maggiore di quello assunto dal capo stesso nel presentarsi.
La sintesi raffinata di materiali e trame, di sensibilità estetica dei capi, trova un clima ideale in cui espandersi.
Lo spazio rende onore al capo esposto in quanto si limita a sostenerlo con estrema cura, e diviene a sua volta prezioso.
LO SPAZIO DELLA LUCE
La dimensione attenzionale è indotta da un preciso rapporto tra lo spazio e la luce.
Deriva da una presenza luminosa dosata e teatralizzata, da come si manifesta e da come veicola lo sguardo su determinati aspetti del luogo, lo spazio assume corpo e profondità nell’attimo in cui la luce lo invade, escludendo ogni elemento di distrazione visiva e formale, concedendo al capo esposto di emergere con protagonismo.
Per tradurre la tecnologia raffinata con cui il brand esprime i suoi prodotti ho ideato una parete luminosa che reinterpreta la presenza dell’oro nello spazio attraverso uno speciale tessuto in bronzo inserito in una lastra di cristallo, dietro al quale una superficie riflettente ondulata disegna le cangianze e la tessitura della rete in un costante effetto moirée dinamico, basta muovere lo sguardo o camminare lungo la parete per notare un continuo movimento ondulatorio della trama dorata, come un arazzo di broccato prezioso in costante metamorfosi. Questa parete diventa l’avatar materico principale del brand davanti alla quale i capi appesi sembrano galleggiare in un mood luminoso.
Lo spazio ha due anime materiche primarie, la parete luminosa dorata e la parete naturale in tonalità marrone bronzato che veste murature, soffitti e fondali espositivi, per ottenerla ho utilizzato polvere di marmo, terre e ossidi naturali mescolate con cera d’api e polvere di bronzo per ottenere una superficie levigata e nobile, del sapore ricercato e arcaico.
LO SPAZIO LINEARE
La ricerca condotta ed applicata in questo contesto non si limita a superare un atteggiamento minimale dello spazio ma a ridefinirlo nei codici espressivi riproposti in termini di sobrietà e ricchezza di dettagli.
Una sola forte intuizione può bastare a caratterizzare uno spazio.
Due segni continui orizzontali lungo le pareti, costanti e dorati, ne descrivono le linee prospettiche e suggeriscono un percorso chiaro, sezionano un volume. Le mensole sono due linee costanti senza interruzione lungo le pareti e cambiano di quota movimentando l’esposizione. Le appenderie tradizionali a barre sono state sostituite da singole asole in ottone spazzolato che enfatizzano l’importanza di ogni singolo capo rendendolo protagonista lungo le pareti ed evidenziandone il carattere di unicità.
IL MINIMALISMO EVOLUTO
Da contenitore astratto e minimale allo spazio in simbiosi esperienziale col prodotto.
Dalle vetrine si irradia verso strada lo “stato d’animo” Moorer attraverso l’alchimia dinamica delle pareti luminose dorate.
Spazio ospitale ed avvolgente in cui la luce naturalmente artificiale valorizza le trame preziose e vibratili, i cromatismi e i dettagli raffinatissimi dei capi.
I materiali impiegati parlano linguaggi differenziati tra essi per superficie, lucentezza, origine e materia, ma collaborano in sinergia nel delineare un habitat invitante, un mood sensoriale gradevolmente discreto ed idoneo ad enfatizzare le forti qualità dei contenuti.